domenica 25 dicembre 2011

.Natale & v.o.

Si arriva al Natale con quattro capitomboli che iniziano ai primi di dicembre...
all'inizio sembra tutto normale, si lavora, si vive, si sà che arriverà ma è distante
Pochi giorni e ti accorgi che qualcosa intorno a te si muove, quasi sotterraneo
"i previdenti si affannano prima" infatti, ma senza dirlo, quasi di nascosto
"perchè i prezzi sotto Natale crescono sempre" quindi loro, da bravi programmatori, si preparano e anticipano e non ne parlano "perchè se scoperto il loro trucco, i prezzi, probabilmente,  crescerebbero anticipatamente..."
in questa liquida noia, che si accompagna alle brume della prima parte di dicembre, ignaro attraverso i giorni quasi fosse maggio... (i saggi citati prima mi amano in quanto non contribuisco a svelare il loro arcano)
Tra comparse e scomparse si arriva alla terza settimana, dove tutti manifestano gli stessi sintomi
e le città a sera soffocano nel traffico di troppe auto...
e le luci diventano talmente brillanti da abbagliare...
e il frastuono cresce nella calca di facce tese....
io cerco di vivere, ma si tratta di attraversare densi materassi di corpi e auto che si frappongono a qualunque destinazione io voglia raggiungere...
eppure è vero che anch'io faccio regali, ma procedo spedito sui vertici della poligonale che intercetta tutti i punti del cuore, quindi sereno, non causo traffico....
ho sempre amato far regali
cose inattese, sorprese, buffe o utili, col cuore, sempre
E sempre, come ogni anno, come si ripresentano gli umani trasformati in salmoni che risalgono la corrente dello shopping per riprodurre doni serializzati
ogni anno mi sorprendo per lo stesso motivo....
Regali fatti --> Regali ricevuti
il regalo..... è un problema per tutti lo sò, io in realtà ho risolto il problema da sempre in quanto molto più interessato a dare che a ricevere, del resto il "non ricevere" è una forma di "dare" inversa
Mi è capitato di rifiutare regali esagerati, quelli hanno sempre un prezzo, la tua libertà
Ma ho sempre considerato un regalo tale quando era frutto di una scelta che veniva dal cuore, fosse anche un chiodo arrugginito che ti viene consegnato con le parole "quando l'ho visto ho pensato a te"
Un regalo è qualcosa che dai, e di cui ti privi per darlo ma gioisci di quella privazione, non è qualcosa di "ragionato" talvolta frutto di consultazioni, dovrebbe essere un'espressione dell'animo che crea un istante che verrà ricordato, al di là di noi stessi.
Un regalo è ciò che resta nei momenti dell'assenza e che riempie un vuoto con un soffio di calore, non importa sia un oggetto o una frase, è una parte di te che resta come ricordo anche quando non ci sarai più.
La regola di Francesco recitava "siate l'uno per l'altro come una madre" e in questo è ciò che dovrebbe essere un regalo.




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